Venerdì 5 giugno 2020, il Contamination Lab dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’Università di Bologna e Almacube ha partecipato al SUGAR Expo Cloud, uno degli eventi di innovazione più importante al mondo.
Il percorso SUGAR dura nove mesi e coinvolge 25 team di studenti provenienti da 30 Università da tutto il mondo che rispondono alle sfide di innovazione di 25 aziende e organizzazioni globali. Durante l’evento SUGAR Expo vengono presentate le soluzioni progettate dai team di studenti seguendo l’approccio Design Thinking. Il CLab di Unimore, in collaborazione con Unibo e Almacube, ha partecipato all’evento con il team di studenti che ha risposto alla sfida lanciata da Sanofi-Genzyme Italia durante questa edizione di SUGAR.
Scopriamo com’è stata l’esperienza SUGAR direttamente dalle parole del team, composto lato Unimore da Ludovico Cavazzuti, Eugenia Dessì, Mirco Tincani e Ugo Vergallo, che hanno lavorato con gli studenti del Politecnico di Milano allo sviluppo di una soluzione per la sfida di Sanofi-Genzyme Italia.
“Non è così facile descrivere il progetto Sugar in poche righe, non è facile perché sono stati 9 mesi molto intensi sia da un punto di vista professionale che umano. “Come poter migliorare la qualità della vita di persone malate di tumore e sclerosi multipla”, questo era il progetto che ci era stato affidato dalla nostra corporate partner Sanofi Genzyme: abbiamo immediatamente capito sia l’impatto che tale progetto avrebbe potuto avere sia le difficoltà che avremmo incontrato nel trattare un argomento così delicato, impressioni che poi sono state ampiamente confermate nei mesi successivi.
Ripensando a tutto il percorso, iniziato con un meraviglioso viaggio in Cina e finito con un evento online al quale hanno partecipato più di mille persone letteralmente da tutto il mondo, non possiamo che ricordare con piacere le sfide che abbiamo dovuto affrontare, dal lavorare con i nostri compagni del Polimi al dover capire come poter applicare al meglio le competenze che ognuno di noi possiede per poter raggiungere un obiettivo comune. In alcuni momenti non è stato facile, la direzione presa non sempre sembrava quella giusta, anzi a dire il vero per la maggior parte del tempo non eravamo neanche sicuri di quale strada stessimo percorrendo e dove saremmo arrivati però grazie all’impegno che ognuno di noi ha messo in questo progetto, al supporto che ci siamo dati a vicenda e che ci è stato dato dai nostri coach (a dir poco fantastici) siamo riusciti raggiungere una soluzione che in primis rende felici e orgogliosi noi e che è stata accolta con grande entusiasmo da Sanofi e da tutto il network Sugar.
Sicuramente ciò che ci porteremo dietro di questi mesi è la consapevolezza di essere cresciuti tantissimo e di aver imparato un qualcosa che non si può studiare, deve essere vissuto per poterlo interiorizzare davvero; per la prima volta ci siamo dovuti confrontare con un progetto reale, un budget da gestire, scadenze da rispettare e un team estremamente eterogeneo per capacità, culture e personalità da gestire. Lavorare insieme, tra di noi e con i nostri compagni del Politecnico, è stato veramente arricchente e stimolante, abbiamo iniziato e concluso un percorso difficile insieme senza mai litigare o perderci d’animo ma cercando sempre di tenere alto il morale di tutti, fare in modo che tutti fossimo coinvolti nel progetto e andassimo in una direzione comune.
Il risultato che abbiamo ottenuto, che speriamo venga portato avanti da Sanofi, è il frutto di questa capacità che abbiamo sviluppato di lavorare insieme, di prenderci ognuno le proprie responsabilità e di fidarci gli uni degli altri. La possibilità di partecipare ad un progetto così, con studenti brillanti da ogni parte del mondo, grandi multinazionali pronte a investire e scommettere su di noi e sulle nostre capacità è un’occasione veramente imperdibile che crediamo di aver colto al meglio e che possiamo dire di aver affrontato con il massimo impegno ed entusiasmo.
Non possiamo che essere fieri del nostro percorso, del risultato ottenuto e soprattutto delle persone con cui abbiamo condiviso tutto ciò, che ringraziamo profondamente, in particolar modo Mario Di Nauta, Francesco D’Onghia ed Elahe Rajabiani per averci spronato a dare sempre il massimo credendo in noi dal primo momento e tutti i volontari che hanno partecipato attivamente allo sviluppo della nostra soluzione con innumerevoli giorni di test. Appena finito l’Expo il nostro coach Mario ci ha voluto ricordare, citando Seneca, che “La fortuna non esiste. Esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”, beh il talento l’abbiamo coltivato insieme e Sugar è stata una splendida occasione per farlo.
Team Polimore