Sono cinque gli studenti di Unimore impegnati questa settimana nel progetto CBI-ER – Challange Based Innovation Emilia-Romagna – al CERN di Ginevra. Si tratta di Alessia Bruera, del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, di Paolo Cavicchioli, del Dipartimento di Fisica, Matematica e Informatica, di Paride Acierno, del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, di Luca Bertolasi e Daniel Alberto Sebastià, del Dipartimento di Economia Marco Biagi.
Gli studenti Unimore stanno affrontando alcune sfide di innovazione in cui le tecnologie futuristiche sviluppate al CERN vengono applicate a problemi ad alto impatto sociale. L’attività si sviluppa all’interno di team multidisciplinari, insieme agli studenti dell’Università degli Studi di Bologna e dell’Univesità degli Studi di Ferrara. In questa settimana i team dovranno interagire con i ricercatori del CERN, nello spazio CERN IdeaSquare, per esplorare tecnologie e ricerche in grado di dare risposte a problemi ad alto impatto sociale, con il supporto del prof. Matteo Vignoli, responsabile del progetto, e delle dott.sse Clio Dosi e Elahe Rajabiani del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria.
Il progetto CBI fa parte del Contamination Lab dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, coordinato dal dott. Bernardo Balboni, e prevede il supporto di Sanofi Genzyme, divisione specialty care dell’azienda farmaceutica Sanofi, che rinnova il proprio impegno nei progetti nell’open innovation, dopo la partecipazione alla prima edizione di ICARO Unimore.